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Insufficienza venosa cronica: che ruolo ha il fisioterapista?

Aggiornamento: 15 gen




Per insufficienza venosa cronica si intende un insieme di sintomi causati da un difficoltoso ritorno venoso. Il disturbo è molto diffuso, più nella popolazione femminile, e spesso sottostimato.

 

L' insufficienza venosa cronica può essere distinta a seconda delle cause in :

 

  • organica

dovuta a patologie delle vene come ad esempio varici o esiti di trombosi venosa. Le vene si dilatano e le valvole non sono in grado di consentire una completa chiusura rendendo difficoltoso il ritorno di sangue venoso verso il cuore.

Tra le cause maggiormente coinvolte nel processo della malattia venosa si possono elencare la familiarità, l’ortostatismo prolungato oppure la prolungata stazione seduta, il sovrappeso, le gravidanze, precedenti trombosi venose.

 

 

  • funzionale

dovuta ad un iperlavoro delle vene da sovraccarico funzionale. Le vene non presentano patologie ma sono costrette ad un lavoro eccessivo a causa per esempio di posture scorrette, posizioni statiche prolungate, linfedema. Posture alterate                     condizionano negativamente l'azione della pompa muscolare surale comportando edema e sintomi dell'insufficienza venosa. Inoltre alterazioni della forma della pianta del piede (come piattismo, malformazioni anatomiche e funzionali congenite o conseguenti a traumi o fratture del piede o della caviglia, malattie reumatologiche...) possono condurre ad uno scorretto appoggio a terra e di conseguenza ad una stasi venosa periferica.  La correzione della postura mediante appositi plantari e l’eventuale utilizzo di una calza elastocompressiva possono rimettere in funzione il “cuore periferico” e migliorare i sintomi. Anche il linfedema può favorire l'insorgenza dell'isufficienza venosa in quanto comporta un maggiore lavoro delle vene.

 

La diagnosi è di competenza del medico angiologo, a cui è consigliato rivolgersi per una visita specialistica. 

 

Cosa può fare il fisioterapista?

 

Può trattare uno dei sintomi più frequenti, l'edema, con miglioramento del senso di pesantezza, del dolore e dell'aspetto estetico applicando i principi della terapia complessa decongestionante

Inoltre valutare eventuali alterazioni posturali che potrebbero essere la causa dell'insufficienza della pompa muscolare.

Può consigliare specifici esercizi e promuovere un corretto stile di vita.

Può anche valutare la necessità di un plantare, se l'appoggio scorretto del piede è causa di insufficienza della pompa plantare. 


Insufficienza venosa prima e dopo il trattamento

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Fisioterapista specializzata in linfologia e fisio-estetica

Dott.ssa Ilaria Spanu





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