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Bendaggio all'Ossido di Zinco: Storia, Indicazioni e Caratteristiche




Il bendaggio all'ossido di zinco rappresenta un'importante risorsa nel mondo della medicina, utilizzato per trattare una vasta gamma di condizioni, dalle tromboflebiti alle distorsioni. Ma cosa lo rende così efficace e quali sono le sue caratteristiche distintive?


### Origini e Storia


La storia di questo bendaggio affonda le radici nel 1885, quando il medico tedesco Paul Gerson Unna introdusse questa innovativa tecnica nel campo della dermatologia. Da allora, il bendaggio all'ossido di zinco ha guadagnato popolarità grazie alle sue proprietà terapeutiche e alla sua versatilità nell'applicazione.


### Indicazioni Terapeutiche


Le indicazioni per l'utilizzo del bendaggio all'ossido di zinco sono diverse e comprendono il trattamento di condizioni come le tromboflebiti e le distorsioni. Questo tipo di bendaggio è particolarmente utile anche dopo la rimozione di gessi, fornendo un sostegno efficace durante la fase di recupero.


### Caratteristiche Distintive


Una delle caratteristiche principali di questo bendaggio è la sua composizione: una benda elastica, non sterile, impregnata con pasta ad alto tenore di ossido di zinco. Questa pasta offre una capacità adesiva elevata, facilitando l'applicazione e la rimozione del bendaggio. Inoltre, la benda è progettata per garantire una buona aderenza iniziale e a lungo termine, essenziale per il successo del trattamento.


### Razionale d'Utilizzo e Confezionamento


Il razionale d'uso del bendaggio all'ossido di zinco si basa sulle proprietà lenitive e leggermente disinfettanti dell'ossido di zinco stesso. Questo lo rende particolarmente indicato per casi di flogosi generica e per ulcere essudative. Il bendaggio è confezionato in tre strati successivi, con uno strato intermedio che distribuisce meglio le pressioni e uno strato esterno elastico auto-adesivo per garantire una maggiore tenuta.


### Varità e Applicazioni Avanzate


Alcune formulazioni commerciali del bendaggio all'ossido di zinco possono includere altre sostanze, come l'ittiolo o la cumarina, per potenziare ulteriormente le sue proprietà terapeutiche. Queste varianti offrono opzioni personalizzate per diverse esigenze mediche, consentendo un trattamento mirato e efficace.


### Applicazione per flebolinfedemi


Utilizzando più strati di benda coesiva è utilissimo per il trattamento di edemi di origine linfatica e linfovenosa. Infatti se il paziente presenta oltre al linfedema cute arrossata o ulcere cutanee l’efficacia è maggiore rispetto al bendaggio multistrato linfologico tradizionale. Altri vantaggi sono la tollerabilità da parte di pazienti che non sopportano la compressione e la possibilità di lasciare il bendaggio in sede per circa una settimana.


In conclusione, il bendaggio all'ossido di zinco rappresenta un'importante risorsa terapeutica, con una lunga storia di successo nel trattamento di una vasta gamma di condizioni. Grazie alle sue caratteristiche distintive e alle sue molteplici applicazioni, continua a essere una scelta preferita per medici e pazienti in tutto il mondo.


La Dott.ssa Ilaria Spanu presso i suoi studi di Magenta e di Abbiategrasso utilizza il bendaggio all'ossido di zinco per il trattamento di edemi ortopedici (gonfiori conseguenti a traumi soprattutto di caviglia e polso) e flebolinfologici (gonfiori derivanti da insufficienza venosa, linfatica o mista) con ottimi risultati. Se pensi che possa utile per te prenota una visita.




Dott.ssa Ilaria Ilaria Spanu


Fisioterapista specializzata in Linfologia, terapia manuale e fisioterapia Dermatofunzionale


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