top of page
  • Immagine del redattoreFisioterapia Sistema

Cordoncini lungo il braccio dopo intervento per tumore al seno…cosa sono?

Aggiornamento: 23 gen



La AXILLARY WEB SYNDROME (AWS), nota anche come LINFOSCLEROSI, si sviluppa talvolta come effetto collaterale della biopsia del linfonodo sentinella (rimozione di un solo linfonodo più vicino al tumore che non risulta patologico) o della dissezione ascellare (rimozione dei linfonodi ascellari a seguito della positività del linfonodo sentinella). Entrambe le procedure prevedono l'asportazione di linfonodi ascellari. La maggior parte delle persone con tumore al seno deve sottoporsi ad almeno uno di questi interventi.




Come si presenta?


Se si sviluppa questa sindrome, spesso è possibile vedere e/o sentire una rete di strutture simili a corde sotto la pelle del braccio interno. In alcuni casi, i cordoncini non si vedono né si sentono, ma le sensazioni di dolore e tensione indica la loro presenza. Si possono notare per la prima volta quando si fa qualcosa che comporta l'alzare il braccio all'altezza delle spalle o sopra la testa. Si manifesta in genere da alcuni giorni a diverse settimane dopo l'intervento chirurgico, anche se ci sono stati casi individuali in cui è comparsa molti mesi dopo.


La AWS può essere caratterizzata da un unico grande cordone o da diversi cordoni distinti e più piccoli che scendono lungo il braccio. Questi cordoni di solito iniziano vicino al sito della cicatrice nella regione ascellare e si estendono verso il basso. 


E' dolorosa?


Le corde tendono a essere dolorose e tese, rendendo difficile sollevare il braccio oltre la spalla o estendere completamente il gomito. Il dolore e la limitazione del movimento possono avere un forte impatto sulla vita quotidiana (può essere particolarmente problematico se si verifica prima o durante la radioterapia, poiché questa terapia richiede tipicamente di sollevare il braccio sopra la testa).


Da cosa è provocata?


I ricercatori stanno ancora studiando che cosa esattamente provochi la linfosclerosi. Alcuni ritengono che l'intervento chirurgico all'ascella e al torace traumatizzi il tessuto connettivo che racchiude i fasci di vasi sanguigni e linfatici vicini. Questo trauma porterebbe all'infiammazione, alla cicatrizzazione e infine all'indurimento del tessuto, causando la formazione delle corde.

Non sappiamo ancora con certezza quante persone sviluppino linfosclerosi dopo un intervento chirurgico per cancro al seno. Sono stati condotti pochi studi e la maggior parte di essi ha coinvolto un numero limitato di pazienti. Sicuramente l'incidenza è maggiore nelle dissezioni ascellari rispetto alla sola biopsia del linfonodo sentinella.


Come si cura? Che ruolo ha il fisioterapista?


Se hai sintomi di AWS rivolgiti a un fisioterapista specializzato nella riabilitazione del cancro al seno. Non è una buona idea aspettare di vedere se la condizione si risolve da sola. La reazione naturale al dolore sarà quella di evitare di muovere il braccio e la spalla, il che può portare a una maggiore tensione nella zona della spalla e del torace. Con il tempo, questo può causare problemi più seri di funzionalità e mobilità. Il movimento e lo stretching sotto la guida di un terapista esperto sono i modi migliori per risolvere la condizione e arrestare il dolore.

Il fisioterapista valuta la situazione del paziente e applica tecniche manuali che hanno lo scopo di migliorare il movimento: in particolare mette in tensione il tessuto nel quale sono presenti le corde fino a rompere (probabilmente) le strutture fibrose intorno alla corda. In quel momento si sente un suono schioccante e subito dopo il movimento migliora in assenza di dolore.

In seguito insegnerà esercizi che allungano delicatamente la muscolatura e i tessuti.

Le corde possono "rompersi" anche durante gli esercizi e anche in assenza di trattamento fisioterapico possono risolversi in alcuni mesi. E' molto più utile rivolgersi al fisioterapista perchè può risolvere il problema in poche sedute e impedire che il movimento della spalla o del gomito diminuiscano a causa della retrazione dei tessuti. In questo caso recuperare il movimento completo richiederebbe molto più tempo.


Che relazione c'è tra linfosclerosi e linfedema?


Non è ancora certo che la linfosclerosi aumenti il rischio di sviluppare successivamente un linfedema al braccio. Il linfedema è un gonfiore che si verifica quando si accumula troppo liquido linfatico nel braccio e/o nella mano. Alcuni ricercatori ritengono che la axillary web syndrome sia un segno di lesione del sistema linfatico e che derivi come il linfedema da una stasi linfatica. Tuttavia, non sono stati condotti studi sufficienti per stabilire con certezza se esista un legame tra le due patologie. 


Presso lo STUDIO SISTEMA di Abbiategrasso e di Magenta effettuo da quasi 20 anni trattamenti fisioterapici delle conseguenze delle terapie oncologiche. Vedo ogni giorno donne, e qualche uomo, operati per il tumore alla mammella e tratto in poche sedute la linfosclerosi con ottimi risultati e rapida riduzione del dolore.




Dott.ssa Ilaria Ilaria Spanu


Fisioterapista specializzata in Linfologia e Fisioestetica


bottom of page